Nuova Riveduta:

Genesi 37:33

Egli la riconobbe e disse: «È la veste di mio figlio. Una bestia feroce l'ha divorato; certamente Giuseppe è stato sbranato».

C.E.I.:

Genesi 37:33

Egli la riconobbe e disse: «È la tunica di mio figlio! Una bestia feroce l'ha divorato. Giuseppe è stato sbranato».

Nuova Diodati:

Genesi 37:33

Ed egli la riconobbe e disse: «È la veste di mio figlio; lo ha divorato una bestia feroce; certamente Giuseppe è stato sbranato».

Riveduta 2020:

Genesi 37:33

Ed egli la riconobbe e disse: “È la veste di mio figlio; una bestia feroce lo ha divorato; certo, Giuseppe è stato sbranato”.

La Parola è Vita:

Genesi 37:33

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 37:33

Ed egli la riconobbe e disse: 'È la veste del mio figliuolo; una mala bestia l'ha divorato; per certo, Giuseppe è stato sbranato'.

Ricciotti:

Genesi 37:33

Il padre avendola riconosciuta, disse: «È proprio la veste del figlio mio; un animale feroce lo ha ucciso, una bestia ha divorato Giuseppe».

Tintori:

Genesi 37:33

E il padre, avendola riconosciuta, disse: «È la tunica del mio figliolo! Una fiera crudele lo ha mangiato; una bestia ha divorato Giuseppe!»

Martini:

Genesi 37:33

E il padre avendola riconosciuta disse: Ella è la tonaca del mio figliuolo: una fiera crudele lo ha mangiato, una bestia ha divorato Giuseppe.

Diodati:

Genesi 37:33

Ed egli la riconobbe, e disse: Questa è la giubba del mio figliuolo; una mala bestia l'ha divorato; Giuseppe per certo è stato lacerato.

Commentario abbreviato:

Genesi 37:33

31 Versetti 31-36

Quando Satana insegnò agli uomini a peccare, gli insegnò pure a cercare di nascondere il peccato tramite un altro peccato: essi nascosero il furto e l'assassinio con giuramenti falsi: ma colui che copre il suo peccato non prospererà a lungo. I fratelli di Giuseppe mantennero il riserbo per un certo tempo, ma, alla fine, la loro villania venne alla luce e resa pubblica al mondo. Per affliggere il loro padre, essi gli inviarono il cappotto di Giuseppe, e questi pensò frettolosamente, alla visione del cappotto insanguinato, che Giuseppe fu fatto a pezzi. Quelli che conoscono il cuore di un genitore possono immaginare il dolore del povero Giacobbe. I suoi figli fingevano di consolarlo, ma erano dei consolatori miserabili e ipocriti. Avendolo voluto realmente consolare, l'avrebbero fatto immediatamente dicendogli la verità. Il cuore è stranamente indurito dalla malizia del peccato. Giacobbe rifiutò di essere consolato. Un grande affetto per qualcuno conduce a una afflizione più grande, quando lo perdiamo o ci delude: l'amore non dovuto finisce solitamente in dolore non dovuto. È saggezza dei genitori non allevare i figli fra le mollezze poiché essi non sanno a quali stenti essi possono essere condotti prima di morire. Da tutto questo capitolo vediamo meravigliosamente le vie della provvidenza. Sembra che i fratelli maligni abbiano raggiunto il loro fine: i mercanti, a cui non importa cosa essi commerciano ma ciò che essi guadagnano, raggiunsero pure il loro scopo; e anche Potifar, che comprò un bel giovane schiavo, ottenne il suo! Ma i progetti di Dio sono tramite questi strumenti in via di realizzazione. Questo evento porterà gli Israeliti ad andare fino in Egitto, quest'ultimo alla loro liberazione tramite Mosè, quest'altro nel fare conoscere la vera religione al mondo, e questo alla diffusione in tutte le nazioni del vangelo. Così il furore dell'uomo condurrà alla lode per il Signore, e dei resti di esso Egli si cingerà.

Riferimenti incrociati:

Genesi 37:33

Ge 37:20; 44:28; 1Re 13:24; 2Re 2:24; Prov 14:15; Giov 13:7

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